Indossare o vestire con oggetti e accessori dal colore arancione, riporta alla sfera dei piaceri animici e corporei, legandolo al cibo, alla nostra coscienza, ma anche alla fantasia artistica e alla creatività, che è propria del fare. Indossato da Dioniso genio della linfa, l’arancione è il colore della crescita,  del rinnovamento primaverile e della fecondità. Osservando le sue sfumature nella natura, nell’arte e nelle religioni, il brillante arancione mette in connessione la nostra sfera istintiva lasciando passare le emozioni che ne derivano dal filtro del cuore.

Estratto dagli alchimisti medievali dal solfuro di arsenico, minerale estremamente tossico, questi pensavano che potesse avere un ruolo cruciale nella creazione della pietra filosofale.

Diverse culture hanno associato all’arancione significati importanti: prosperità e auspicio di buon augurio nelle tradizioni della Cina e del Giappone, l’arancione è associato all’amore e alla felicità ed è legato alla perfetta interazione tra mente e materia, come duplice manifestazione dello Spirito. Nell’impero romano, le donne vestivano di arancione durante la celebrazione del matrimonio e per secoli gli egizi lo usarono per raffigurare le scene del defunto faraone, nel suo viaggio di commiato.

Resosi indipendente dal rosso e dal giallo con l’arrivo dello zafferano dall’oriente, l’arancione acquista sempre maggior spazio e dignità come colore puro. La casata D’Orange lo adotta come colore di famiglia. Stradivari creò, con una formula misteriosa, una miscela di colore che dava ai suoi violini il caratteristico colore bruno-arancio dai riflessi ambrati. Artisticamente Edvard Munch dipinge il cielo di sfumature arancioni nel suo celebre “L’Urlo“, per Van Gogh “non esiste blu senza giallo e senza arancione“, mentre “l’astro di Montmartre ” lo elegge tra i suoi colori preferiti.

Leonida

Martino

Girocollo Argilla Resina Naturale

Pezzo unico esclusivo

Pendente in Argilla, Resina Naturale, Zama.

Decorazione, e lucidatura realizzata a mano.

Il significato alchemico dell’Arancione

Dalla notte dei tempi nelle veglie di trapasso animico, le candele etericamente hanno una radianza arancione e agevolano l’anima nella sua fuoriuscita dal corpo fisico. Il prana colore arancione infatti ha una vibrazione che aiuta ad espellere, pulire, estrarre e rimuovere energie congeste.

Simbologia

Sprigiona un’energia vivificatrice e liberatoria che tende all’integrazione dei due elementi e genera fiducia nella vita, nel superamento dei condizionamenti del passato e delle paure.

L’arancione genera allegria, gioia e benessere,  spensieratezza, vitalità e aumenta l’ottimismo. Grazie all’energia materiale del rosso e a quella mentale del giallo crea una sinergia psicofisica che suscita il desiderio di superare vecchie idee e preconcetti. La sua energia accresce la vitalità ed è quindi un colore che aiuta a ritrovare slancio e positività.

È l’essenza stessa della sensualità che non si limita allo scopo riproduttivo del piano fisico, ma rinvia a quello spirituale in cui il colore del Sole è un simbolo archetipico che «con i suoi raggi abbraccia la terra sino ai confini di ciò che ha creato». È desiderio di affermazione dell’io sebbene la persona che si riconosce in esso è generalmente altruista, aperta e socievole, anche se riservata con gli estranei.

L’arancione è perciò il colore della “scoperta del mondo”, dell’euforia e della gioia di vivere. La passione fornisce carburante alle dinamiche psicologiche dell’io e  come afferma Freud: “… Istinto e intelletto si contemperano e avviano il processo evolutivo della coscienza attraverso l’amore…“.

Il colore arancione in cromoterapia

L‘arancione stimola l’emisfero destro del cervello, sede della creatività e dell‘intelligenza emotiva. Essere in armonia col l’arancione è sinonimo di una buona connessione con il proprio “bambino interiore”.

E’ anche grazie alla sua frequenza se riusciamo a mettere in pratica le nostre idee. Essendo associato al colore del sole, è facile visualizzare i due momenti piu’ significativi dell’immagine del sole. In particolare l’alba ed il tramonto simboleggiano l’inizio e la fine. Nelle infinite sfumatore tra rosso e giallo, rappresenta l’unione  tra la forza e la passione ed energia vitale. Per queste caratteristiche è considerato un colore capace di infondere: calore, equilibrio, concentrazione e saggezza.

Numerologia

Secondo la Numerologia sacra l’arancione è fortemente consigliato a tutti coloro che sono nati o hanno come giorno di karma: 1, 10,19, 28.

Apporti vibrazionali

Con una frequenza di 4,8 x 10^-21 Hertz, una lunghezza d’onda di 620µm ed un energia a fotone di 3,2 x 10^-19 Joule, l’arancione  ha un valore elettromagnetico di poco superiore a quello del rosso ed è in grado di produrre movimento, vibrazione e calore nei tessuti del corpo.

L’arancione è un colore ascetico, scelto e indossato dai monaci buddisti perché concerne l’equilibrio del 2° centro energetico (chakra).

L’arancione ti porta a sperimentare la vita. E’ lo spazio per la relazione, il gioco, i cambiamenti e la fluidità.

Proprietà psico-energetiche

Il colore arancione è indicato nella riattivazione del secondo centro energetico (chakra) quando fatichi ad entusiasmarti per la tua vita, non percepisci i tuoi desideri, hai difficoltà nelle relazioni e nel contatto fisico e, inoltre, percepisci la sensazione che  la tua vita è piatta e ti senti annoiato, demotivato.

L’arancione, pur non aumentando la pressione sanguigna, stimola comunque il battito cardiaco e la capacità di espansione dei polmoni e, peraltro, ottimizza l’attività della milza.

Agisce in particolare sulla ghiandola tiroide e, per le sue proprietà antispastiche, lenisce contratture e crampi muscolari.

Arreca sollievo anche nelle malattie di raffreddamento.

L’arancione può aiutare ad eliminare l’insorgenza di problemi cutanei e difficoltà nella gestione dei rapporti sessuali.

Specialmodo nelle Donne, aiuta a esercitare la propria femminilità, e favorisce il lasciarsi coinvolgere in nuove esperienze.

N.B.

Quelle di cui sopra, sono indicazioni puramente concettuali, e non sostituiscono in alcun modo il consulto di un medico o di uno specialista.